mercoledì 25 maggio 2011

Anni 2000 - Laboratorio site specific a cura di Cataldo Colella




"Dov'è Regina ? - I Graziati di S. Antonino ", 2009 - 
fotografia digitale su tela rembrandt, 88x74 cm. (particolare di video-installazione fotografica)


"Dov'è Regina? - La Colonna degli ossessi e i graziati ", 2009 -
 fotografia digitale su dibond - 110x230 cm. (particolare di video-installazione fotografica


"Dov'è Regina? - I Graziati e l'acqua santa ", 2009 - 
fotografia digitale su forex - 50X50 cm. (particolare di video-installazione fotografica)


T

giovedì 19 maggio 2011

Anni 2000

Dalla serie "noir - still life", work in progress dal 2002 - "Caravan-Petrol / Still-Life - Natura Morta ", 2002-06,
 fotografia digitale elaborata al computer - supporto, quantità e dimensioni variabili

Dalla serie “noir – still life”, work in progress dal 2002 - “The smocke kills?”  - 2002-06
fotografia digitale elaborata al computer – supporto, quantità e dimensioni variabili


Angelo Riviello & Mimmo Paladino - 2005-2006 


Con Mimmo Paladino ci siamo conosciuti nel 1978, in Via Pontaccio a Milano, zona Brera, nella Galleria di Luciano Inga Pin. Abbiamo parlato del più e del meno, ma soprattutto di amici in comune che avevamo a Salerno, nell’ambito culturale e della critica d’arte. Salerno e Benevento distano intorno ai 70 km. La Transavanguardia era in cantiere. Lui cercava casa a Milano, mentre io la lasciavo, intuendo l’humus nel ritorno alla pittura, per rientrare al sud Italia…due anni prima del tragico terremoto.
A Positano nell’estate del 2005, recandomi a trovare alcuni amici (Alan Frenkiel e il suo ospite amico James Putnam), ho avuto la sorpresa di scoprire un suo mosaico davanti al sagrato della Chiesa Madre, dove tra gli altri c’era un piccione raffigurato.
Ero seduto su di un muretto, davanti alla mia fotocamera passava casualmente un piccione vero e l’ho fotografato. Nel 2006 ne ho fatto un lavoro. Devo ancora spedirglielo a Paduli, il  paese natio di Mimmo, in provincia di Benevento, dove vive e lavora.



"Angelo Riviello & Mimmo Paladino: In Posing " - 2005-2006 -
fotografia digitale, stampa labda su dibond
70x100 cm.


"Alfabeto Mitologico-lettera Z " -2008 - 
fotografia digitale su forex. 35x50 cm. - Edizione di 3 più prova d'autore
 (collezione privata - Roma)

"I LOVE YOU ", 2008 -
 fotografia digitale elaborata al computer - supporto, quantità
e dimensioni variabili. Opera finalista alla prima ediz. del Premio Terna 01, 2008.
Con fotografie digitali di pasticche viagra, ho composto la scritta: I LOVE YOU

"Location Europa - Made in Italy ", 2008-2010  - 
 fotografia digitale su tela plastificata
200x150 cm. Edizione d 3 più prova d'autore

"Deja vu - Du-rex - Ho avuto un incubo ", 2008 -
 fotografia digitale elaborata al computer - supporto - quantità e dimensioni variabili


"SHOAH ", 2009 -
 fotografia digitale su tela, elaborata al computer -  100 x 200 cm. - Edizione di 3 più prova d'autore





Questo manifesto, che ha tutte le caratteristiche (“concettuali”) di un “objet trouvé, è diventato casualmente, per me,  un’opera da realizzare, con il mezzo fotografico. Non l’ho cercato, ma l’ho trovato affisso ad un muro vicino casa mia,  così com’è, in un pomeriggio, mentre uscivo per una passeggiata, tanto da ricordarmi, come manifesto, i “decollage” di Mimmo Rotella, senza essere un decollage (dove l’artista toglieva con i suoi strappi istintivamente voluti sui manifesti incollati e accatastati l’uno sull’altro) e né tanto meno un “ready made”, per usare un altro termine in uso nel linguaggio specifico e decodificato dell’arte moderna e contemporanea, da riportarci ai primi lavori artistici dei surrealisti e dei dadaisti, agli inizi del 900, creati, utilizzando e riciclando oggetti trovati. Tra questi Duchamp, Cornell, Picasso, fino ad arrivare al dopoguerra con la corrente New Dada, lungo tutto gli anni 60, con la Pop Art e il Nouveau Réalisme, diventando poi una peculiarità nella ricerca  concettuale negli anni 70 (la famosa sedia di Kosuth), con il Gruppo dei Fluxus e altre esperienze similari e comportamentali. Tale manifesto (oggetto trovato?), modificato casualmente da mani anonime e sconosciute, e forse dagli stessi attacchini, l’ho semplicemente fotografato e messo in composizione nell’inquadratura, decidendo di farne un’opera, per lo stimolo che mi ispirava nell’impatto visivo, senza alcun intervento di carattere estetico o di manipolazione, se non puramente mentale, su ciò che “s-oggettivamente” mi offriva nella mia immaginazione, formazione socio-politica e culturale, e  in base ad una mia natura caratteriale, di uomo ma in questo caso, soprattutto di artista, nell’uso di ogni mezzo tecnico espressivo, cercando di ottenere il massimo con il minimo sforzo creativo.


 "Senza Parole - Black & White ", 2009 - 
 fotografia digitale 70x100 cm. Edizione di 3 più prova d'autore

"...a pane e acqua? ", 2009 - 
fotografia digitale elaborata al computer-supporto, quantità e dimensioni variabili.
Opera finalista al Concorso "Pubblicinvasioni" di Potenza, 2009. 

“LumiereTour”



La Tour...uno dei simboli della Seconda Rivoluzione Industriale, quella del petrolio e dell'elettricità, della città di Parigi e della Francia, guardata e fotografata attraverso i vetri di un luogo privilegiato: il Beaubourg, a sua volta, uno dei centri internazionali di arte contemporanea, tra i più importanti e visitati al mondo, in una sorta di sinergia interattiva nella fusione tra cielo e terra, tra natura e artificio tecnologico e l’habitat urbanistico-architettonico dell’uomo.
La luce che sembra fuoriuscire da un’astronave aliena dalla fenditura dell’immensa nuvola e che per un attimo si apre sulla città di Parigi, appare all’improvviso, come il flash di un fotografo o il bagliore luminoso di un lampo durante un temporale, per indicare una strada maestra da seguire guardando sempre avanti. La luce come fonte di energia universale, pare predestinata, anche se per poco, a immortalare e a illuminare codesto monumento, simbolo di innovazione tout court, per la scienza e per l’immaginario collettivo, opera documentaria, nel passaggio definitivo, dopo l’era del carbone, da una  società agricola a quella industriale dell’era moderna, attraverso l’energia atomica e l’industria aerospaziale fino a quella informatica dei nostri giorni, con internet: la neonata epoca digitale…in cui l’umanità verrà sempre più travolta con mutamenti irreversibili già in atto, delegando sempre più gli artisti a rappresentarla nei suoi aspetti emozionali e creativi, per comunicare riflessioni, analisi, dubbi e come dice Bill Viola: “conoscenza e compassione”. L’Arte come ultimo baluardo del pensiero umano.



"LumiereTour" -2010 -
fotografia digitale-supporto, quantità e dimensioni variabili


"Berlin-von der wand-Coca Cola ", 2011 -
 fotografia digitale elaborata al computer-Supporto, quantità e dimensioni variabili

 "L'Italia dei sordo-mutui ", 2011 - 
fotografia digitale elaborata al computer - supporto, quantità e dimensioni variabili

"Building the future - Costruiamo il futuro ", 2010-
collage e fotografia digitale -supporto, quantità e dimensioni variabili
"Italian Generation...NO GAG!  - GRANFATHER-FATHER-SON " , 2010   
Dalla serie Remake Work in progress "Affetti 1" - 
"da video still film super 8 (Ritratti, autoritratti,1977) - 
Fotografia digitale, supporto - quantità e dimensioni variabili


"Pianificazione - l'infanzia negata ", 2011 - 
Installazione oggettuale,
Proprietà privata - Napoli

Arte Pubblica - Progetto per Serre "Natural Silence of sound"-
schizzi-studi, 2012

mercoledì 18 maggio 2011

Anni 2000 - In occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia-1861/2011


"Il cranio del marchio di lombrosiana memoria "- 2010-2011
"Eroe/Patriota-Patriota/Eroe ", 2010

"Eroe/Patriota-Patriota/Eroe ", 2010 - part.

"Italia (cosa) Nostra onlus"
Si tratta di un gioco di parole, non a caso, tra "Italia Nostra" che è un'associazione nazionale (molto conosciuta), preposta alla salvaguardia del nostro patrimonio storico-artistico e monumentale, con un'altra Italia: quella delle mafie, famosa con il termine di "Cosa Nostra". Immagine riprodotta su un fondo con i colori della bandiera nazionale.

"Italia (cosa) Nostra onlus ", 2011 (bozzetto progettuale per una grande installazione)

"1861 - 2011 - Saluti da Caserta ", 2011

"Incontro a Teano ", 2011

"Incontro a Teano ", 2011 - part.

"Centocinquanta la gallina canta...", 2011

"Senza Parole 1" -"Con la cultura non si mangia?" - "Senza Parole 2" - "La Banda degli onesti: Con la cultura non si mangia!"

Con la celebre, nonché arrogante e pericolosa frase del ministro Tremonti che ha fatto il giro del mondo (con la cultura non si mangia) il mio pensiero è andato ad alcuni protagonisti che hanno fatto la storia del cinema italiano Alberto Sordi nel film "Un'americano a Roma", girato forse ai tempi in cui Renato Carosone scrisse e cantò per la prima volta "Tu vuo fà l'americane..." e il grande Totò, nel film "La banda degli onesti", maschera naturale di quella Napoli dalla fame atavica (con il suo missionario-maschera Pulcinella) e guarda caso interprete con altri due napoletani: Peppino De Filippo e Giacomo Furia...
La banda degli onesti allude anche all'attuale banda che ci governa, che nulla ha a che fare con i nostri amici napoletani che fabbricavano moneta cartacea falsa, arrecando un minimo di danno (forse) al signoraggio bancario, ma non ai comuni cittadini, come avviene quotidianamente..ad opera di chi dovrebbe governarci...

"Senza Parole 1 ", 2011

"Senza Parole 2 ", 2011

"Fuga da Ercolano? No...dall'Italia!!!"
Questa immagine con i due atleti in corsa di Ercolano, mi ha suggerito in pieno la realtà tragica che vive il nostro patrimonio storico (dopo il crollo della Casa dei Gladiatori di Pompei), con quella voglia irrefrenabile di scappare via dall'Italia (portandosi dietro tutte le opere d'arte) come in effetti avviene da svariati anni, con la fuga dei cervelli e dei giovani, ma anche dei non più giovani e mai come nel momento attuale. Una fuga strategica, potrebbe anche essere l'occasione buona, per evitare le ipocrite e pompose celebrazioni e commemorazioni nel 2011 dei 150 anni dell'unità nazionale...per poi rientrare e agire come Ulisse a Itaca, secondo il racconto di Omero che conosciamo molto bene...

"LUCE! LUCE! -  White, Red, Green - Italy ", 2007


Titolo. “L’Ultima Cena di Via Tuscolana” , 2011

Introduzione

La “musa ispiratrice” di questo progetto è stata una certa realtà che si respira oggi un po’ dovunque, nella trasformazione repentina, quasi da trauma, che ha cambiato la vita degli italiani, in questi ultimi dieci anni, nel passaggio dalla lira all’euro, e nel non avere adeguata la nuova moneta alla vecchia lira.
Tale disagio, si sente soprattutto nelle grandi città del nord, dove vivere e sopravvivere, diventa ogni giorno sempre più un’impresa, un lusso. Sembra quasi di andare verso una cattività, verso una costrizione del vivere, nei rapporti interpersonali tra i cittadini “messi in castigo”, “in isolamento”, per non dire in alcuni casi “agli arresti domiciliari”, all’insegna del “sacrificio per amor patrio” e per giunta vessati e minacciati, messi come sono di fronte ad una realtà senza futuro e nell’impossibilità di adempiere, nel costante “presente”, ai loro doveri di cittadini, ai quali, forse gli si negherà finanche il
classico “pane e acqua” (il pane e l’acqua, due elementi fondamentali per la sopravvivenza dell’umanità).

(Angelo Riviello,  citazione tratta dal progetto: “…a pane e acqua?”, 2009,
 per “Pubblicinvasioni –In Transito”, Potenza, 2009 –

“Con la Cultura non si mangia!”
(Giulio Tremonti, ministro dell’economia)

Un ministro della repubblica italiana, per fare tale affermazione (tra il serio e il faceto?)  non credo che sia stato trasportato da un istinto incontrollabile portandolo a “tradirsi” e cioè a fare una “gaffe”.
Se lo ha detto, per motivare l’emergenza di una crisi nazionale e globale, con le sue drastiche misure, vuol dire che lo ha anche pensato, calcolato a freddo e ponderato molto bene, conscio di una realtà degradata, a cui hanno contribuito come politica di Governo, nel passaggio del testimone, tra false ideologie di sinistra e di destra, per continuare in nome di un “debito pubblico” (inventato dall'alta finanza con la collaborazione servile della casta politica) ad aggravare con tagli graduali interminabili, soprattutto in questi ultimi dieci anni, in tutti i settori della vita pubblica e sociale, quindi anche nei confronti della cultura, ritenendola un “superfluo”. Quando si dice cultura, in questo caso specifico, si pensa alla ricerca scientifica, all’arte, alla letteratura, al teatro, al cinema, tutti argomenti inutili per i nostri governanti, passati e presenti. Il merito del ministro Tremonti è di averlo detto ìn modo chiaro e diretto, negando un futuro alla nazione, senza ipocrisie e mezzi termini per giustificare i tagli feroci perpetrati ai danni, si della cultura, ma nei confronti della maggiore economia italiana: il turismo culturale. Lo ha detto come portavoce frontale di una politica liberista mediante un Governo (a sua volta portavoce di altri Governi precedenti) che ignora letteralmente una realtà italiana? Non credo. Tutto questo, unitamente ai continui tagli sulla scuola pubblica e sulla sanità, fa parte di un preciso progetto di pianificazione, per avere una comunità sempre più assente e disinformata, malata, incolta e senza memoria, senza identità, impreparata, incapace di fare analisi, di ragionare e di partecipare alla vita democratica di un paese: la negazione di un futuro.

Tutto questo, infine, a favore di un’elite perversa, buttando nel cesso un’identità e un’immagine colta di un’Italia, che durante il ventennio ha resistito al regime  fascista, e dopo la seconda guerra mondiale, ha ricostruito moralmente sulle rovine e sulla miseria post bellica, un futuro, attraverso l’arte e la cultura, soprattutto con il cinema di Cinecittà di Via Tuscolana a Roma, quel Cinema "povero", senza televisione degli anni 50 e inizio anni 60, che non poche lezioni ha dato al cinema di altre nazioni (soprattutto con il neo-realismo), come la Francia (con la stagione della nouvelle vague, anni 60 e 70) e gli stessi Stati Uniti con la ricchissima Hollywood…Ricordare quel cinema (soprattutto in Italia) anche con quelle pellicole (cosiddette minori) “meno impegnate” (disprezzate dalla critica di quegli anni) ha fatto sorridere nella miseria più nera, attraverso i suoi comici più famosi (ancora oggi), intere generazioni di italiani, fino ad arrivare ad altri esempi di un’Italia post 68, che resisteva e continuava a creare nella competizione internazionale. Oggi tutto questo non c’è più...
(A. Riviello, 11-settembre-2011)

L’Ultima Cena di Via Tuscolana”, 2011 -
Ambientazione audio / Installazione oggettuale / Azione











Anni 2000 - Lavori digitali in collaborazione

Dalla Rassegna Internazionale dell'Acqua - La Chiena - edizione 2008 "S.O.S. Emergenza Rifiuti" - N.4 lavori realizzati in collaborazione con I Santini Del Prete (Art Director) e Santino Campagna

"L'Angelo con Santino e i Santini Del Prete ", 2008 - Fotografia digitale
elaborata al computer - Supporto, dimensioni e quantità variabili

"L'Angelo della discarica 1 " , 2008 -Fotografia digitale elaborata al computer - 
Supporto, dimensioni e quantità variabili
"L'Angelo della discarica 2 - Non c'è due senza trittico " , 2008 -Fotografia digitale 
elaborata al computer - Supporto, dimensioni e quantità variabili

"L'Angelo con Santino, i Santini Del Prete e i gabbiani ", 2008 -
Fotografia digitale elaborata al computer - Supporto, dimensioni e quantità variabili

domenica 15 maggio 2011

Anni 2000 - IV BIENNALE ARTE & ANARCHIA - NAPOLI - GIUGNO 2009

Zona A A A...

Le tre "A"...tra le gambe di Donata photo by Guido Taroni
'A rò stame jenne...?

A A A come pAnariello pAsquale fu pAncrazio

Free bike

Le famose tre "A" che Marcel ha tenuto nascosto, prima di regalarle a Lucio...

l'altra "A" che (anche) Man Ray ha tenuto nascosto o ha dimenticato

Questione di pelle...
Nell'arduo compito di una ri-definizione dell'arte...Lucio, prima si bucò le mani e poi "tagliò la tela" 
Nell'arduo compito di una ri-definizione dell'arte...Lucio "tagliò la tela" 



martedì 10 maggio 2011

Installazioni/Ambientazioni


Laboratorio site specific - De' segni  de' tempi - Traslazione,1985
La scala - dall'ex Chiesa della Concezione (ex complesso 
conventuale degli Osservanti), all'ex Convento dei Frati 
Domenicani di San Bartolomeo 

.La scala- "De' segni de' tempi", 1985 - Frammenti di tela ad olio su reperto 
in legno verniciato (poggiamano), 240x109x65x54 cm. 
"Penombra", 1993 

“Hola - Torno Subito”, 2005 Video-installazione-ambientazione (1 -2 -3 - 4)

immagine n.1

immagine n.2
immagine n.3
immagine n.4





Cinema-Teatro Comunale, 2006 - Video-Installazione-Ambientazione - Dalla serie Remake - Work in progress "Affetti 1" (1975-76-77) 


 "Cinema-Teatro Comunale", 2006 - Dalla serie Remake - Work in progress "Affetti 1" (1975-76-77) - Video-Installazione-Ambientazione


Laboratorio site specific - 2010 - Installazione-ambientazione-interior house - work in progress - Traslazione-Sostituzione: da un ex bettola/falegnameria a un ex forgia (1-2).

Si tratta del particolare di un "pezzo di  muro" della casa paterna, che estrapolato dal suo contesto originale, viene esportato altrove,  in altri luoghi, in altre case, in altri contesti, oltre che nei luoghi deputati, dove si trasforma in un'installazione-ambientazione oggettuale, con elementi anche casuali trovati in sito. Dall'intimità della privacy , alla collettività, dove la memoria diventa un affresco in movimento, come in un film già visto, per ritrovarsi con altre intimità e con altre storie di un passato, presente nelle varie sfaccettature di una realtà, che al tempo stesso aleggia nell'aria come un mito...

(1) "Mio padre ebanista, devoto, musicante, monarchico e bettoliere", 2010 - Installazione-ambientazione-interior house - Dalla serie remake (1975-76)- Work in progress "Affetti 1"
(2) "Mio padre ebanista, devoto, musicante, monarchico e bettoliere", 2010 - Installazione-ambientazione-interior house (part.) - Dalla serie remake (1975-76) - Work in progress "Affetti 1" - 75x50 cm.
"Pianificazione", 2011 - Installazione oggettuale,
Proprietà privata - Napoli